Alessandro Intini

Si concluderà stasera l'ottava serie di Distretto di Polizia, fiction di successo di Canale 5.
Tra i nuovi volti più interessanti c'è stato indubbiamente quello di Alessandro Intini che ha impersonato Marco Argenti, fratello dell'ispettore Elena Argenti.
Un personaggio quello di Marco indubbiamente molto complesso che ha permesso ad Alessandro di far conoscere al grande pubblico le sue ottime qualità attoriali.
Lo abbiamo incontrato in esclusiva per conoscerlo meglio da vicino...

Alessandro chi o che cosa ti ha avvicinato al mondo della recitazione?
E' iniziato tutto in maniera molto naturale. E tra l’altro ero anche molto piccolo.
Sai Laura, io vengo da una meraviglioso paesino della Puglia che come tutte le piccole realtà non ha molto da offrire.
Insomma, riguardandomi ora indietro, con il senno di poi, credo che sia il voler diventare attore il mio unico modo per dare voce alla mia creatività.

Quando hai capito che volevi fare l’attore di mestiere?
L’ho sempre saputo! ( ride di gusto *-*).
Guarda non ho mai avuto le idee chiare in vita mia su nulla tranne che su questo.
Pensa che scrivevo mini recite e le interpretavo con i miei compagni di classe già alle scuole elementari.
Inoltre volevo sempre impersonare la parte del re.

Ah però...Che bel caratterino! Ascolta Ale : la tua famiglia come ha preso questa tua decisione?
Provengo per fortuna da una famiglia splendida.
Devo tutto a loro, credimi!
Comunque, per quanto mi riguarda, i miei genitori sono perfetti.
Insomma: non mi hanno né mai spinto né ostacolato.
Hanno sempre dimostrato di aver fiducia in me.

Direi che è stata una gran fortuna! Ma toglimi una curiosità...chi consideri tuo maestro?
Sai Laura, io mi sono diplomato presso la prestigiosa Accademia Nazionale d’arte drammatica “S. D’Amico” e quindi di validi insegnanti ne ho incontrati davvero tanti.
Però quello al quale sono più riconoscente è Lorenzo Salveti.

Modelli di riferimento?
Francamente non ho un modello preciso di riferimento perché in realtà ci sono un sacco di attori e registi che amo.
Inoltre ritengo che ognuno di questi possieda “un qualcosa” che unito ad altri dia magicamente vita al “mio modello”.

Alessandro credi dunque che sia essenziale per diventare un bravo attore frequentare scuole e/o corsi sui generis?
Assolutamente si e visto il mio iter non potrei pensarla diversamente.
Il talento è ovviamente fondamentale ma senza la tecnica serve ben poco.
Ok: esistono anche le cosiddette “mosche bianche” ma sono solo delle eccezioni!

Quali sono a tuoi giudizio le qualità essenziali che si devono possedere per diventare attori?
Ce ne sono un’infinità di qualità che deve possedere teoricamente un bravo attore.
E ogni attore del resto possiede le sue.
Ed è del resto proprio per questo motivo che si continuano a mettere in scena testi già visti e rivisti come “Otello” e il “Berretto a sonagli”, tanto per citarne due.
Insomma: ogni artista, regista o attore che sia ci mette delle sue qualità rendendo in tal modo l’opera diversa da tutte le altre.

E Tu ora come ora ti consideri un bravo attore?
Eh cara Laura devo ancora fare tanta strada per sentirmi un bravo attore e sinceramente non so se arriverò mai a questa “pace dei sensi”!(ride *-*).
Diciamo allora che sono a un buon punto di partenza.

Ok...bellissima risposta. Ma andiamo oltre...Il grande pubblico ha avuto modo di conoscerti grazie al ruolo di Marco in Distretto di Polizia 8... Quanto c’è di Marco in Alessandro e di Alessandro in Marco?
A questa domanda non so rispondere.
Marco è stato indubbiamente uno dei personaggi più complessi che mi sia mai trovato ad affrontare.
È un ragazzo pieno di contraddizioni: l’amore per la sorella, il vizio del gioco oltre il suo continuo muoversi tra l’essere ora vittima e ora complice.
E poi possiede talmente tante sfaccettature che “qualcosa” di lui ci sarà per forza in me!

Marco è apparso come un ragazzo molto fragile e vulnerabile. Anche tu lo sei?
Beh l’essere umano è fragile e vulnerabile per eccellenza.
La differenza verte tra quelli che lo dimostrano e quelli che invece non lo dimostrano.

Niente male come risposta...Ma vediamo di conoscerti meglio caratterialmente parlando chiedendoti quali consideri il tuo maggior pregio...
Il cinismo che mi permette di vedere le cose per quelle che sono.

E il tuo peggior difetto?
Mi considero “un puro” e per questo motivo mi ferisce tutta la realtà che vedo attraverso il cinismo.

Ma ritorniamo a parlare di Distretto di Polizia 8...Che cosa ti ha convinto ad accettare il ruolo di Marco?
Cara Laura come facevo a farmi scappare un personaggio così bello?

Giusto...C’hai ragione! Ora rivelaci invece con quali attori della fiction hai maggiormente legato? Li senti anche fuori dal set?
Con Anna Foglietta che ha recitato la parte di mia sorella nella fiction.
Sai continuiamo a chiamarci e a presentarci agli altri come fratello e sorella![Qui direi che ci sta un mio commento!xD Ma quanto sono dolci?!*-*]

Ah però... E ora svelaci un episodio particolarmente divertente che ami ricordare del periodo delle riprese...
Il giorno che abbiamo girato la scena della morte di Marco eravamo in un casale sulla Flaminia.
Proprio mentre stavano girando la scena nella quale cadevo ferito a morte per terra, ricoperto di sangue tra le braccia di mia sorella che si dispera per la mia morte sento una lingua che mi lecca la faccia. Era un pastore tedesco che attratto dalla scena si era avvicinato e aveva cominciato a leccarmi il viso!

Nooo! Bellissima sta cosa... Tuttavia Alessandro tu non sei nato come attore televisivo ma come attore teatrale e cinematografico... Vuoi darci lustro delle tue esperienze passate in entrambi i campi?
In Teatro ho avuto modo di lavorare con Giancarlo Sepe, Lorenzo Salveti, Max Faru e tanti altri.
Mentre per il cinema ho lavorato in due film indipendenti che stanno attualmente cercando la distribuzione.
Ma quello al quale sono più legato è sicuramente “Soltanto un naso rosso” di Rocco Mortelliti.

Hai inoltre partecipato alle riprese di un videoclip. Sto parlando del video di “Ziza” di Patrizia Laquidara. Che ricordi hai di quell’esperienza? La rifaresti?
Certamente che la rifarei! Mi sono divertito un sacco!
E poi –per dirla tutta- ho avuto modo di lavorare a stretto contatto con un’eccellente cantante e con un bravissimo regista di videclip quale Cosimo Alemà.

Altre tue passioni oltre la recitazione, il cinema, il teatro e la televisione?
Perché non bastano già queste che hai nominato? ( ride di gusto *-*).
Scherzo dai...Ti dirò: ultimamente mi sono molto appassionato ad un’attività che credo sia circense ovvero al tessuti.

Prego?
Si, dai....Te lo spiego! In poche parole si tratta di un telo elastico appeso ad un soffitto molto alto al quale si ci aggrappa e in base a degli incastri precisi del tessuto stesso si ottengono così delle figure con il corpo.

Complicata come attività: non c’è che dire!
Si lo è ma è anche molto divertente!

Alessandro il tempo a me concesso è ormai giunto al termine. Prima di salutarci rivelami quali sono i tuoi prossimi impegni e progetti...
Ehhh! Per scaramanzia preferirei starmene bello zitto ma...

Ma...
Ti rivelo che nell’aria c’è un film per me...

Niente male Ale...Allora a risentirci a presto per parlare del tuo prossimo film...
E certo...Ci conto!

p.s. Scusate se mi sono dilungata un pochetto con le foto, ma penso che meriti veramente un ragazzo come lui!*-*